lunedì 14 novembre 2005

sui metodi...


questo post è dedicato a una persona speciale, ma un po' anche a me stesso e a tutti quelli che si sentono accusare di sbagliare il modo di porsi nei confronti degli altri.

Siamo in una guerra, una guerra dichiarata da altri non certo da noi, una guerra in cui non combattiamo per noi stessi, ma per le vittime indifese di uno sterminio che prosegue da millenni. A fianco a noi abbiamo poche, pochissime persone, contro gli animali, un esercito infinito, di cui fanno parte anche nostri amici, parenti, e talvolta anche amanti. In questa guerra strana, dobbiamo convivere con il nemico, respirare la sua stessa aria, talvolta addirittura accettare che lui finga di schierarsi dalla nostra parte.

Il fronte di questa guerra non è comune, è un fronte personale, ognuno ha il suo, e la trincea è talmente visibile che siamo attaccati costantemente.

Non è facile combattere questa guerra, e non possiamo neanche sperare che un giorno dalle montagne sbuchino i carrarmati amici che libereranno tutti, possiamo solo sperare che lentamente quell'esercito enorme si svuoti, e che sempre più gente combatta a fianco a noi.

Venendo al punto in questione, chiedetelo a un vitello che a 5 mesi non ha ferro nelle vene e aspetta con ansia il giorno della fine, a un pollo che vive 3 settimane di inferno e poi stop, chiedetelo a loro se siamo poco moderati nel porci, se sbagliamo i metodi.

Personalente non credo proprio che si vincano le guerre con i sorrisi, con i metodi dolci, è una guerra e vaffanculo come tale va combattuta, perché ci sono 30 miliardi di vittime innocenti ogni maledetto anno, vittime dell'ignoranza, della stupidità e della comodità. E scusate io non sono più disponibile a fare finta di niente, a pensare che tanto va bene così. quindi cari i miei signori, "dovresti usare metodi più tranquilli", "dovresti imparare a porti in maniera più positiva" fanculo a tutti voi, io me ne torno in trincea. almeno per un altro giorno.

2 commenti:

  1. grazie tesoro!
    grazie per tutto l'aiuto che mi stai dando!

    anna

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  2. grazie a te, anche se non sai neanche quanto tu mi stia aiutando...

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