martedì 21 novembre 2006

CentannidiTORO / 2
Quei 3 minuti e 42 secondi che cambiarono la storia


27 marzo 1983, la Juventus sta vincendo il derby per 2-0 siamo al 70°, qualcosa però gravava sul cielo di Torino quel giorno, e i 3 minuti e 40 secondi, che avremo qui sotto raccontati da Piero Dardanello, su quello che all'epoca era il giornale sportivo di Torino, cambieranno per sempre la storia del Torino Calcio, e saranno parte di quella leggenda che fa si che non si deve mai smettere di sperare.

“Al 71’ la giuve perde palla con Scirea che se la fa ghermire da Galbiati, il quale avanza, scambia con Bonesso (subentrato a Borghi) e centra da destra verso l’accorrente Dossena. Il fuoriclasse del Torino è magistrale nella deviazione di testa del 2-1…Il gol di Dossena è l’occasione per rendere il pubblico e la squadra granata addirittura indemoniati…La Juve non c’è più e subisce l’inimmaginabile. Il Torino è a dir poco spiritato e un minuto dopo pareggia. Dossena riparte in verticale, appoggia a Beruatto e la centrata del terzino trova puntuale la testa di Bonesso che devia alle spalle di uno Zoff più sorpreso che colpevole. E’ finita? Macché! Al 74’, in un susseguirsi di azioni tumultuose, i granata vanno addirittura a vincere con una fantastica rovesciata di Torrisi. Il pallone, battuto dall’alto in basso, colpisce violentemente terra e rimbalza brutalmente per gonfiare la rete. E’ il delirio granata. E’ la fine del campionato. E’ il riscontro di una squadra – il Torino – diventata nuovamente indomabile”

Tieni duro Alexander



Tieni duro Alexander, il veleno che hai nel sangue non può ucciderti, vivi, perché la tua vita darà al tuo popolo una nuova speranza di vita, se risorgerai tante persone dovranno cominciare a tremare.

Tieni duro Alexander, espelli quel veleno schifoso, e trasformalo in rabbia per far terra bruciata attorno ai mandanti del tuo omicidio.

lunedì 20 novembre 2006

Anna e Alexander



antefatto: 3 aprile 2006 strasburgo, parlamento europeo, parla Gerard Batten eurodeputato dell'indipendence party inglese

"uno dei miei componenti, alexander litvininenko è stato tenento colonnello dell'FSB, l'ex KGB.

L'esposizione di Litvininenko sulle attività illegali della FSB lo costrinse a cercare asilo politico all'estero. Prima di cercare il posto dove rifugiarsi consultò il suo amico il generale Anotolj Trofimov un capo deputato dell'FSB. Il generale Trofimov disse a Litvinenko: "non andare in Italia, ci sono molti agenti del kgb tra i politici, Romano Prodi è il nostro uomo là" Nel Febbraio 2006 Litvinenko riportò questa informazione a Mario Scaramella della commissione Guzzanti che investiga sull'infiltrazione del KGB nella politica italiana. Quezta insinuazione contro un ex capo della commissione europea è una delle più gravi. Dovrebbe essere aperta un inchiesta, il parlamento europeo dovrebbe produrre una propria inchiesta"


scrivo questo articolo per colmare quel vuoto informativo che l'Italia sta facendo su un fatto che come vedremo ci riguarda molto da vicino.

il fatto, dovreste saperlo, Alexander Litvinenko sta morendo a Londra in ospedale, 2 giorni fa è stato avvelenato con il tallium radiattivo, una sostanza non presente in natura, e che pare riportare in maniera chiara la firma FSB. La cronaca londinese sostiene che 2 ore prima aveva incontrato in un caffè londinese Mario Scaramella, per ricevere dei documenti.

Come e quando Litvinenko abbia ricevuto il tallium lo può sapere solo lo stesso Litvinenko che in questo momento purtroppo ha ben altri problemi a cui pensare che poter parlare. Malelingue inglesi, sempre pronte a vedere in noi italiani terroristi e mafiosi tirano in ballo Mario Scaramella, uomo della commissione Mitrokhn alle dipendenze del senatore Guzzanti di Forza Italia, quest'ultimo in un'intervista al corriere ha smentito ogni coinvolgimento del suo consulente Mario Scaramella. Uomo apparso dal nulla per la commissione Mitrokhn, già coinvolto in una sparatoria con dei camorristi nel 2004, esperto in materia nucleare, a leggere le sue brevi note biografiche si capisce poco, anzi pochissimo di lui, sappiamo che solo da un paio d'anni ha avuto il diploma di tecnico di prevenzione dell'ambiente e dei luoghi di lavoro a Tor Vergata, con punteggio di 22,45 non certo un bambino prodigio visto che l'ha ottenuto a 32 anni, in un articolo apparso su l'espresso 3 febbraio 2005 pag62 a firma di Riccardo Bocca, in cui si parla di rifiuti nucleari nel golfo di Napoli Scaramella avrebbe:

- collaborato nel 96 con magistrati napoletani per la questione rifiuti nucleari
- collaborato dall'88 al '91 con l' Alto commissariato antimafia
- sarebbbe membro del Research ìnstitute all' Università californiana di San José
- aveva svolto incarichi riservati all'estero tra Stati Uniti, Gran Bretagna e Belgio

Riccardo Bocca non è certo un giornalista incapace ha lavorato prima all'unità per poi diventare caporedettaore a l'Espresso, è autore di molti libri di investigazione giornalistica. Quindi dobbiamo supporre che sa di cosa scrive.

Questo era solo per dare quel minio identikit possibile a un nome che appare su alcuni organi di stampa ma di cui non si può conoscere molto, e soprattutto la giovane età e l'apparente altissima esperienza fa sembrare molto delicato in questo ruolo.

Torniamo però ad Alexander, da cui siamo partiti, come sappiamo da Batten ha incontrato Scaramella nel febbraio di quest'anno, e l'ha re-incontrato 2 giorni fa poche ore prima che Litvinenko fosse colto da malore. Alexander stava indagando sulla morte di Anna Politkovskaja, da anni Litvinenko era un sostenitore della teoria del completto KGB dietro alle strag del 99, e alla tensione contro la cecenia, nel suo libro Blowing Up Russia accusa apertamente la sua ex organizzazione di aver orchestrato gli attentati per poter usare la mano pesante sulla cecenia, e poter creare un nemico dove non esisteva per poter distrarre la gente dai reali problemi di tutti i giorni e permettere a chi di dovere di farsi i suoi comodi.



Cosa è successo quindi? Litvinenko sapeva che era in cima all'elenco delle persone non gradite al suo ex capo Putin, e sapeva anche che come avevano fatto con Anna avrebbero fatto con lui, sapeva anche che l'Italia è amica del KGB, e sapeva anche che mentre a Febbraio Scaramella era alle dipendenze di un governo di centro-destro ora il governo aveva proprio alla guida "il nostro uomo là" come lo chiamava il suo amico Anatolj. Però sapeva anche che poteva fidarsi di Scaramella, visto che già lo aveva conosciuto. che mano c'è quindi dietro all'avvelenamento di Litvinenko? quella di Putin è probabile, ma se lui è il mandante, chi è l'artefice? davvero come sostiene Gerard Batten, l'attuale leader del nostro governo è uomo del KGB? davvero come sostiene il dossier Mitrokhn il partito comunista italiano e le Brigate Rosse avevano attivato numerose cellule di spionaggio russo in italia? e ancora perché la commssione Mitrokhn nonostante i ripetuti inviti di Londra, non hai mai voluto far venire Miotrokhn in Italia a parlare, non avevano davvero alcuna domanda da fare all'autore del dossier su cui stavano indagando? e ancora perché la nostra stampa pare ignorare un caso che coinvolge da vicino, dapprima ogni giornalista di questo mondo visto che l'omicidio di una giornalista tocca tutti da vicino, e ancora di più noi italiani visto che come vediamo il nostro parlamento aveva legami con chi indagava sulla sua morte. Ed è direttamente accusato di avere molti amici dei servizi russi.

Tutto questo ovviamente non ha e non avrà una risposta, non facciamoci illusioni, siamo in Italia, i giornalisti sanno solo piangere per il non rinnovo del contratto, ma fare inchieste non se ne parla proprio, attenti che si potrebbe danneggiare qualcuno. Anna è morta, Alexander è a un passo dal lasciarci, in passato anche Ilaria se ne era andata, e oggi qualcuno ci dice che forse anche nel suo caso la mano aveva una firma a 3 lettere, quanti altri se ne andranno nel nome della libertà di informazione? o almeno dell'averci provato a dire un'ipotesi di verità.

lunedì 13 novembre 2006

Voci dentro e voci fuori dal coro


Ammetto che un po' mi spiace rovinare questo bel blog libertario con un'intervento che loda la disciplina nazional-socialista, ma ne ho davvero pieni i coglioni di sentire solo più voci fuori dal coro.

Non prendete male quello che ho appena detto, non voglio certo dire qualcosa contro la difesa dell'individualità a cui tanto tengo, però cazzo, le voci fuori dal coro possono esistere solo se sono poche, e se sanno fare un controcanto degno del miglior schubert al coro più imponente, l'attuale starnazzare stonato di giornali e tv, e di tutti i singoli che vogliono mettersi fuori dal coro ha solo creato un coro stonato, una confusione che impedisce di capire cosa dice uno e cosa dice l'altro, forse un po' di sana disciplina nazional socialista tutto sto male non lo farebbe.