domenica 25 dicembre 2005

auguri BLOG!

25 dicembre 2004 - 25 dicembre 2005: un anno in tua compagnia

auguri blog, un anno fa iniziavo queste paginette, in un anno per me molto incasinato, mi hai saputo tenere compagnia, permettermi di sfogare, spero di passare un altro anno insieme a te, nella speranza di poterti riempire con un sacco di post felici e non solo sfoghi di tristezza.

lunedì 12 dicembre 2005

ciao luigi....



Angela, Angela, angelo mio
io non credevo che questa sera
sarebbe stato davvero un addio,
Angela credimi, io non volevo.

Angela, Angela, angelo mio
quando t'ho detto che voglio andarmene,
volevo solo vederti piangere,
perché mi piace farti soffrire.

Angela, Angela, angelo mio
ma tu stasera invece di piangere
guardi il mio viso in un modo strano
come se fosse ormai lontano.

Ti prego, Angela, no, non andartene
non puoi lasciarmi quaggiù da solo
non è possibile che tutto a un tratto
io possa perderti, perdere tutto.

Volevo farti piangere
vedere le tue lacrime
sentire che il tuo cuore
è nelle mie mani.

martedì 6 dicembre 2005

dispersione di emozioni



sto come uno scemo davanti a uno scaffale di una biblioteca nel punto dove ormai quasi 24 ore fa ho conosciuto lei, se ne stava lì immobile, l'ho avvicinata pensando di esserle utile, le ho mostrato un libro di Verne, lei mi ha sorriso, aveva un sorriso speciale, bello. abbiamo parlato di libri, di passioni, l'ho portata alla piscina, e poi a mangiare una pizza insieme. Ha preso una vegetariana, io la solita funghi senza mozzarella. Ha un animo profondo, abbiamo scoperto di avere tante cose che ci avvicinano. poi siamo usciti dalla pizzeria, e siamo stati a casa, dove per tutta la notte lei mi ha bisbigliato nell'orecchio parole stupende, mi ha cantato con la sua voce bassa e calda l'hallelujah di jeff buckley, e poi abbiamo parlato dell'anima degli autobus notturni, ci siamo dedicati la cura, bisbigliandocela nell'orecchio, per paura di svegliare quella notte che ormai sapeva di alba, e che non volevamo più che finisse, e ci portasse via un sogno che aveva il profumo del gelsomino, e il colore rosa di quelle passioni delicate, che hai quasi paura a sfiorarle tanto che le vedi dolci, e con noi c'era il piccolo principe che aspettava la sua rosa, ascoltando la volpe, e quella voce splendida di israel kamakawiwo^ole che ci bisbigliava a tutti e due che da qualche parte oltre l'arcobaleno c'è un mondo stupendo.
quando i nostri fisici hanno ceduto siamo tornati nella biblioteca dove c'eravamo incontrati e davanti a quel libro di Verne ci siamo abbracciati e dati un bacio che mai potrò dimenticare, ricordo di una giornata così intensa e ricca di emozioni e passioni, che difficilmente potrò mai catalogare e spiegare, ma più semplicemente potrò vivere, come ancora adesso vivo il sapore di lei che ho sulle mie labbra. L'ho guardata addormentarsi, le ho dato un bacio sulla fronte e fatto una carezza, sono stato un po' a guardarla nella penombra, e poi ho chiuso gli occhi anch'io.
Ora sono qui, davanti a quello scaffale a riguardare quelle luci, e guardare quell'ingresso, da cui prima o poi lei spunterà, e io le correrò incontro dicendole quanto mi è mancata e la stringerò forte a me e non la lascerò più andare via. vivremo come i due amanti di Dolls di Takeshi Kitano, ci legheremo insieme per un drappo rosso, e attraverseremo il mondo sempre legati uno all'altra, attraversando le stagioni e gli spazi.



bello.

domenica 4 dicembre 2005

L'eclissi amore mio

Ti soffoco
è un piacere sottile
dei polpastrelli sul collo
fosse per me
Rebecca amore
ti augurerei
un letto di piume

allento la presa
sento il fiato
il sollievo che arriva
penso un po’ a me
Rebecca amore
mentre riordino i vestiti sparsi
ti accarezzo le spalle

ti soffoco
è un piacere infantile
dei polpastrelli sul collo
fosse per me
Rebecca amore
ti augurerei
oceani di dolore

la nostra eclissi
tra le eclissi
è la migliore
perché
non è affatto parziale

(Valentina Dorme)