domenica 2 gennaio 2005

ancora proust

«Dire que j'ai gâché des années de ma vie, que j'ai voulu mourir, que j'ai eu mon plus grand amour, pour une femme qui ne me plaisait pas, qui n'était pas mon genre ! »


marla

un momento... rewind....

ho già vissuto questa scena... questo momento

avevo 15 anni quando fui costretto a leggere proust.... me lo imposi a mo di leopardi, odiai proust con ogni energia, ma lo lessi fino in fondo quel suo "amour de swann" odiai odette, i suoi modi da sgualdrina, e odiai swann che se ne era innamorato. Ma soprattutto odiai proust per aver scritto quel libro e odiai me stesso per averlo letto...
arrivai in fondo comunque da bravo leopardi, mi feci slegare dalla sedia, e in mente mi rimase stampata quella frase con cui si chiudeva il libro.
dentro di me mi chiedevo... come può un uomo essere così imbecille, stare male, soffrire, per qualcuno che poi in fin dei conti manco ti piace.
che romanzo idiota.... e lì terminai.

dopo quattro anni, un giorno, alla fine di una lunga malattia, la prima importante della mia vita, in cui rischiai più volte di morire, mi venne in mente proust... il proust che avevo odiato...

e poi ancora due anni dopo, mentre stavo male...
e poi ancora
ancora

ogni volta che sto male, ogni volta in cui la malattia esce dalla fase acuta della febbre che fa delirare, lui ritorna... quasi come una maledizione per averlo odiato 10 anni fa, per aver pensato che fosse uno scemo a trattare così il genere umano...

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