venerdì 13 ottobre 2006

Come eravamo / 1
Quella volta che i fascisti andarono al governo


Correva l'anno 1960, chiusa la parentesi dell'esperienza del centro sinistra, la DC apre una nuova era quella del "monocolore" così chiamato perché al governo ci saranno solamente esponenti DC, con l'appoggio esterno dell'estrema destra italana. Così il 23 Marzo 1960 la camera da la fiducia al governo Tambroni, grazie ai voti fondamentali del Movimento Sociale.

Gli effetti di un tale governo si vedono in brevissimo tempo, il 21 Maggio a Bologna un comizio del PCI viene fatto sciogliere dalla polizia. il 15 Giugno, il ministro allo spettacolo Umberto Tupini annuncia che ci sarà drastica censura per tutti quei film con "soggetti scandalosi, negativi per la formazione della coscienza civile degli italiani" il primo film ad essere accusato è "la dolce vita" di Fellini. Ma sarà a Luglio che la protesta monterà e la repressione pure, così il 7 luglio a Reggio Emilia, durante una manifestazione antifascista, la polizia reprime i manifestanti lasciando 5 morti per le strade. Una settimana dopo il presidente del consiglio Tambroni cerca alla camera di addossare le colpe ad un piano prestabilito dal cremlino (quanto è vecchia l'abitudine italica di dare le colpe ai comunisti?), ma 5 giorni dopo, la protesta avviene anche all'interno della stessa DC e così il governo Tambroni è costretto alle dimissioni.

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