Sono cosciente che con questo post mi attirerò le ire dei miei venticinque lettori, e se da domani appellandomi a lorsignori, farò riferimento a ventiquattro o ventitre, vorrà dire che la fura devastante a livello c-max, è arrivata a colpire anche questo povero blog vegano, isola per nafraghi e rifgio per animali soli.
Esce oggi, a mezzanotte, l'eveto che il pianeta terra stava aspettando, l'evento per cui verrà ricordato il 2005 (no, non la morte di papa giovanni paolo II), il nuovo lavoro di casacci&soci, al secolo subsonica, ovvero Terrestre.
Gli strilloni casacceschi hanno già riempito le tv, i giornali di settore, trasformando ogni scoreggia dell'amato quintetto di pelati, in segnale divino, preannunciante l'avvento di una nuova era per la musica indipendente italiana.
ops ho detto indipendente?
i miei ventiicinque lettori, non facciano qui caso alla parola indipendente, volevo dire libera, alternativa, disinistra, noglobal, o come meglio vi piacerà definirli.
producono per la sony?
Questi sono solo dettagli, i subsonica, sono e rimangono il faro della musica indipendente italiana, e hanno sempre aiutato il settore giovane ad emergere.
Orde di ragazzine stanno già collegate sui siti di e-commerce italiani, ad aspettare le 24, quando finalmente potranno cliccare sull'icona e comprare il nuovo cd.
Devo però fare una confessione ai miei venticinque lettori, ora prima di sparare altri veleni sulla figura di c-max&soci, devo confessarvi, che io sono stato un fan dei subsonica, proprio fan forse è una parola grossa, li ascoltavo...
ma non verrò qui a fare il discorso del vecchio fan, che critica il gruppo per non essere stato fedele alla linea, non mi permetterei mai, se qualcosa si deve riconoscere a casacci è proprio la sua totale coerenza, sempre alla sua linea, quella di musicante, che in tutti questi anni ha costruito una macchina perfetta capace non solo di vendere (operazione fin troppo facile in italia) ma anche di distruggere, distruggere ogni alternativa al suo quintetto, o ai suoi non-protetto, aver creato nella mia già-buia città un clima tetro, dove i locali vengono gestiti da quei 3 o 4 individui, dove per suonare in giro, si passa necessariamente da certi personaggi.
Oggi, forse l'operazione giunge al massimo del suo splendore, mai disco era stato tanto atteso dai media, neanche quegli italiani che bontà loro vendono veramente, in italia e all'estero, pensate a pausini. ramazzotti, v. rossi, (che il sottoscritto schifa in blocco) cantanti che vendono, e tantissimo, ma che non sanno darsi quel valore aggiunto, che il quintetto calvo ha saputo darsi.
complimenti ragazzi, ho urlato con voi liberi tutti, ma se per voi quella frase ancora oggi ha lo stesso valore, (ovvero tutti liberi di fare quel cazzo che volete) per me oggi oltre ai valori di libertà a cui credevo allora, ha un altro significato, ovvero liberi tutti da quei quattro mafiosi che gestiscono la discografia italiana.