mercoledì 30 marzo 2005

diventa il capitano kirk



ho 9 anni, un futuro come fallito segnato già dai primi voti alle scuole elementari (è intelligente ma non si applica) , pomeriggi al campetto a cercare di farmi chiamare in una delle due squadre improvvisate di calcio, non per ultimo. E invece, puntualmente, alla fine delle scelte, rimanevamo sempre io e cristian, a contenderci gli ultimi due posti, con grande dispiacere dei due capitani di turno che ci omaggiavano frasi tipo "e adesso chi cazzo scelgo".
Il ruolo al campetto era sempre lo stesso, stai dietro e se per caso ti arriva la palla, passala subito, altro che sognare un futuro alla Rumenigge, il mio ruolo di stopper era ormai segnato a vita.
Finito il pomeriggio al campetto, che in genere finiva in gran scazzottata tra gli astanti, si ritornava tutti a casa, e li davanti alla tele con la mia scatola di 2 kili di gelato algida al tiramisu, davo il meglio di me. 2 ore di fila incollato a bim bum bam, perso tra l'amore segreto e mai rivelato prima di queste poche righe per georgie, e il sogno ancor oggi coltivato di avere un posto nella Mappet al fianco di Marc Lendl.
Avevo 9 anni, sognavo di trovarmi una morosa, anche se non avrei avuto la minima idea di cosa ci avrei potuto fare con una morosa, però avevo capito che la morosa era lo strumento tramite il quale si poteva accedere ai piani alti, dove stanno i bambini che contano.
Una sera Canale 5, mi fece conoscere uno dei miei riferimenti che avrò poi tenuto per anni, nella mia vita, il capitano kirk.
Non avevo ancora la lucidità per capire cosa lui realmente rappresentasse, all'epoca era solo uno "fico" uno che si fotteva gli alieni senza pensarci due volte, uno che dava ordini a tutti, e tutti eseguivano felici.
Avevo 9 anni, e un fottuto sogno, da grande volevo diventare il capitano dell'enterprise.

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