Era il Febbraio di quel 1995, a Versailles nascevano gli AIR, mentre i Pink Floyd davano l'addio alle scene, e i Radiohead pubblicavano quel capolavoro che risponde al nome The Bends, e Kusturica faceva uscire Underground.
Tutto questo avveniva nel mondo, ma nella mia piccola casa, avveniva qualcosa che mi avrebbe aperto quel mondo fino ad allora ignoto, faceva il suo ingresso un aggeggino di plastica della US Robotics, un modem 14400 baud (come si diceva allora) che tramite il provider Numerica mi spalancava le porte di quella magia chiamata Internet.
Non c'era ancora la niu economi, non c'era facebook, nessuno aveva inventato ancora parole come social network, o web2.0 (già 1.0 sembrava difficile in quel momento), non c'era skype o messenger, mozilla era solo un mostro che girava in giappone mentre la microsoft pensava ancora che internet fosse un'invenzione senza futuro, mentre i signori Sergey Brin e Larry Page erano ancora studentelli di Stanford e la parola google manco balenava ancora nella loro testa, ma soprattutto non c'erano miliardi di persone che si collegavano, ma c'era comunque più gente di quella che avresti potuto conoscere in una vita intera.
Non c'erano i blog, ma la mia casetta a Paris/4678 di Geocities non aveva proprio niente da invidiare al tecnologico blogger, era piena di gif animate che lo schermo quasi pareva muoversi, avevo un libro per gli ospiti, pieno zeppo di firme di gente dall'altra parte del mondo, un piccolo diario, foto da fare invidia a flickr.
Non c'era skype, ma chi si ricorda powwow? quante chat notturne, navigazioni in 2 per il web a scoprire siti mai visti, partite a scacchi online e tanto tanto altro...
E poi le chat online, dove conoscere gente nuova, quelle stanze IRC con nomi strani, dove potevi incontrare davvero chiunque....
C'era quell'aurea di magico, e di rispetto delle formule, imparavi a memoria come uno scolaretto le formule da ripetere, termini sconosciuti da imparare, come "sei un lamer" "rimuovi quei bot da questa room" o "rotfl", e tutta quella serie di smiley che piano piano creava un nuovo linguaggio.
Non avevamo le connessioni in fibra ottica, ma quanta roba che passava per quel bollente modem a 14400, poco dopo upgradato a 28800 che quasi non mi sembrava vero.
Avevamo le radio in streaming via realplayer, le videoconferenze con CUSeeMe.
Tutto in quel magnifico browser che rispondeva al nome di Netscape Navigator, bei tempi quelli in cui non c'era la scelta, usavamo tutti quello, e basta, Mosaic era appena andato in pensione e tutti avevamo seguito il maestro Andreessen a casa Netscape.
A guardare bene non è poi cambiato molto, si mi scarico una discografia in 2 ore, ma in compenso ora è pieno di gente che usa l'web senza cultura, che non vuole imparare, che se gli dici "netiquette" pensa che sia un insulto, che non sa quotare un messaggio quando risponde, che schiaccia a caso su internet explorer, installa plugin senza senso che gli mettono in ginocchio il computer, schiaccia ovunque su accetta, e vorrebbe che tutto gli funzionasse a meraviglia senza aver mai provato a imparare.
Oggi mi sento un po' vecchio, forse perché mi rendo conto che da oggi inizieranno a essere più gli anni che ho vissuto con internet di quelli che ho vissuto senza, o forse perché oggi mi sento come quei vecchi che dicevano che si stava meglio quando si stava peggio, ma forse è davvero un po' vero.... si stava davvero meglio, ma parafrasando guccini, forse è anche perché a 16 anni è tutto ancora intero, è tutto chi lo sa, a 16 anni si è stupidi davvero, quante balle si ha in testa a quell'età"